Sarebbero arrossite se
avessero visto la tua volubilità – mi aveva detto la voce del mare – ma non
sono volubile – te l’ho detto cento volte – te ne ricordi? –
La poetessa non
scriverà mai più – fino a domani – fino all’alba (...).
All’alba ascolterà
quella canzone che piace a Socrate (Le
Jardin Animè del balletto Le Corsaire)
e dirà che non scriverà mai più (ma non è vero).
Non ascotarla – non
leggerla – non sognarla – È vero che l’avevi sognata?
Sogniamo sempre. Collette non riesce a
stare zitta adesso – miagola (…).
E poi tutto è silenzio
nella stanza. La pioggia. La luna.
Sì, preferisco che
legga – non credo che sia comprensibile a quelli che non sognano – ma lo sai –
l’hai già sentita – la voce del mare – cento volte, non è vero?
Liz Christine
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