sexta-feira, 5 de junho de 2015

La voce del mare




Sarebbero arrossite se avessero visto la tua volubilità – mi aveva detto la voce del mare – ma non sono volubile – te l’ho detto cento volte – te ne ricordi? –

La poetessa non scriverà mai più – fino a domani – fino all’alba (...).

All’alba ascolterà quella canzone che piace a Socrate (Le Jardin Animè del balletto Le Corsaire) e dirà che non scriverà mai più (ma non è vero).

Non ascotarla – non leggerla – non sognarla – È vero che l’avevi sognata?

Sogniamo sempre. Collette non riesce a stare zitta adesso – miagola (…).

E poi tutto è silenzio nella stanza. La pioggia. La luna.

Sì, preferisco che legga – non credo che sia comprensibile a quelli che non sognano – ma lo sai – l’hai già sentita – la voce del mare – cento volte, non è vero?

Liz Christine

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