Bisogna parlare del profumo
del caffè...
Non ho niente da dire.
Bisogna raccontare La Bella e La Bestia...
Non ne voglio più
parlare.
Bisogna ridere.
Bisogna ridere e socializzare, innanzitutto
è una festa.
Vorrei andarmene. Me ne vado. Arrivederci. A
domani.
Forse
oggi sognerò e domani anche e dopodomani anche e tutti gli altri giorni anche,
te lo dico che ci credo, ci credo e la sogno tutti i giorni - la libertà,
questa parola, cosa significa?
Non
me ne importa - niente da fare. Nessuna filosofia. Greta Garbo non è ancora
venuta. Qualcuno mi chiama - è mia sorella Colette - e le rispondo.
_
Cosa è successo?
_ Mi
sono annoiato oggi. Preferivo rimanere da solo.
_
Greta Garbo è arrivata. Non vuoi vederla?
_ No.
_ Sei
depresso?
_ No.
_ Non
voui parlarne?
_No.
Scusami.
_ È
perché stai leggendo quel libro che parla dell'infanzia di Ingmar Bergman?
Socrate, Socrate... non dovresti interpretare tutti i libri che leggi... Eri
molto più socievole mentre leggevi quegli altri libri di favole... quell'altro
di cui nostra padrona doveva fare un compito, ti ricordi? Socrate, Socrate...
sogni troppo, lo sai?
_ Non
è vero. Non sono socievole nè lo ero prima.
_ Sì,
lo so. Preferivo che cambiassi l'umore... Credo che sia meglio rubarti il
libro! Parlando di libri, hai finito il tuo?
_No.
_ Il
libro dei gatti?
_ No.
Non lo finirò mai. Perché scrivere?
_
Perché ci fa piacere... piacere è la parola che piace a noi gatti... stai
ridendo, sei un po' pazzo, fratello mio... Sei più felice adesso?
_ Sì.
Ma non ho niente da dire. Lascia
stare. Non c'è una conclusione.
_Vuoi un caffè?
_ Sì, grazie.
Liz Christine
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