Ci
sono tante idee impossibili da scrivere. Perché non si ha voglia di dipingere
la nuova realtà. La nuova realtà è lo stesso sogno che a volte cambia
l'impossibilità di
Impossibilità
da dire. Sempre. A volte. Raramente. Spesso. Di solito.
Non
dire niente. Cambieremo argomento e lingua.
Desvie
o olhar. Desvie sempre. Não diga nada. Não diga nunca. Desvie a direção. Desvie
sempre. Tudo que já foi escrito. Desvie mais uma vez.
La spettatrice.
L'attrice. La regista. Bastet. Pamina. Colette.
La
regina Myrtha ritorna nei sogni di Colette (e Socrate l'ha sognata anche).
Ma
non dicono niente e lo sguardo - lo sai - fugge. E tutte le parole fuggono ogni
giorno e sera. E pomeriggio anche. Tutto il giorno si fa silenzio nella stanza.
Attualmente. Ognuno si occupa di sé stesso. I giochi delle gatte - Cristina
faceva la principessa e diceva "I
long to escape my destiny"... Cristina è ancora la fidanzata di Bastet
e le piace sapere che esisté una regina svedese e anche un film col suo nome...
"Sarebbe
venuta volentieri" - lei ha detto -
"ma ha dovuto lavorare". "E che lavoro fa?" - hanno
chiesto. E lei ha risposto: "È sognatrice e poetessa." E quindi hanno
detto - "ma no!, questo non è un lavoro! Tutti sognano e chiunque può
scrivere un poema, anche noi..." E lei ha sospirato due volte e li ha
lasciati e poi ha telefonato alla sua amica.
La
vita dei gatti. La vita degli umani. La danza classica. Le parole. La
giornalista sembrava una ballerina e la ballerina sembrava un sogno e poi la
cantante sembrava sincera e il gatto sembrava un re. Il regno delle parole. Le
ombre. La foresta della sylphide.
Ghiacciata.
"Avrei
risposto volentieri, anche se mi sembra dificile" - lei ha detto -
"ma nessuno mi ha domandato e quindi sono rimasta in silenzio..."
E basta.
Liz
Christine
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